Distonia focale, la misteriosa malattia dei musicisti si può curare
Il disturbo, di origine neurologica, attacca prevalentemente le dita causando rigidità, indebolimento e movimenti non coordinati (cioè distonici) rendendo impossibile suonare in maniera corretta.
Ad essere i più colpiti sono i chitarristi ed i pianisti, ma anche tutti coloro che per suonare compiono, per ore e ore, movimenti ripetitivi.
Chi ne viene colpito è indotto infatti a pensare che i movimenti anomali improvvisamente comparsi possano essere eliminati aumentando gli esercizi tecnici. È l’inizio della fine, poiché il tal modo non si fa che peggiorare la situazione. Tratto caratteristico di tutti i pazienti è infatti l’aver sottoposto le mani ad enormi carichi di lavoro o aver esasperato la ricerca di prestazioni tecniche.
La distonia focale è infatti una difesa del cervello di fronte al ripetersi infinito degli stessi movimenti. Ad un certo punto di saturazione il cervello manda in tilt i collegamenti fra lui ed i muscoli che sovrintendono ai movimenti delle dita, provocando così tutta una serie di anomalie muscolari che rendono di fatto le dita ingestibili.
Pochi in Italia, medici compresi, sanno che cos’è e come si può curare la distonia focale del musicista; per arrivare alla diagnosi possono volerci anni.
Negli ospedali pubblici italiani viene praticata quasi esclusivamente la terapia a base di iniezioni di botulino, rimborsata dal servizio sanitario nazionale, ma che in molti casi si è rivelata insufficiente. Chi vuole rivolgersi all’altro tipo di terapia esistente, più mirata alla riabilitazione neurologica che all’azione diretta sull’arto, deve andare all’estero, per lo più in cliniche spagnole o francesi, oppure in una delle pochissime cliniche private che in Italia applicano la terapia riabilitativa, pagando però tutto di tasca propria. Tanti, perché non informati su questa possibilità o perché non possono permettersi di pagare cure private e frequenti viaggi all’estero, rinunciano. Così l’ Italia perde molti validi musicisti
“Se si vuole guarire è necessario ‘rieducare’ il cervello. Bisogna convincerlo ad accettare nuovi movimenti che non vuole fare (che poi sarebbero quelli corretti). È una lotta durissima, che può durare anni; la guarigione non progredisce in maniera lineare, ma c’è tutto un susseguirsi di miglioramenti e ricadute.
Cos'è il crampo dello scrivano
Il crampo dello scrivano è dovuto a contratture anomale dei muscoli del braccio, che causano difficoltà nel movimento riguardante la scrittura.
I muscoli del braccio interessati a questo problema non riscontrano difficoltà ad eseguire movimenti diversi dalla scrittura.
Il crampo dello scrivano, insieme ad altre distonie definite occupazionali (come il crampo del musicista, o gesti ripetitivi in generale), sono causati dal tentativo di un movimento volontario, quindi fanno parte delle distonie d’azione.
Cause del crampo dello scrivano
Le cause delle distonie focali non sono ancora del tutto chiare, ma si sa che possono dipendere da disturbi del sistema nervoso centrale che compromettono il buon funzionamento delle aree del cervello dedicate al movimento, in particolar modo per la carenza di un neurotrasmettitore che consente la comunicazione tra le cellule nervose, causando contrazioni muscolari eccessive, torsioni e movimenti involontari.
Altre cause della distonia possono essere date da traumi, predisposizione genetica o altre malattie. La compressione del nervo potrebbe essere causata anche da delle lacinie fibrosclerotiche (formazioni piatte che si originano dall'aumento di tessuto connettivo fibroso) sul muscolo flessore profondo che si appoggiano al nervo mediano e lo comprimono.
Sintomi del crampo dello scrivano
l crampo dello scrivano è una distonia dell'avambraccio, della mano e delle dita, cioè una patologia che crea disordini del movimento e presente soprattutto nelle persone adulte che eseguono lavori ripetitivi con le mani e per questo può essere chiamato anche in altri modi (ad esempio crampo della dattilografia, o del pianista, del violinista, ecc).
Il crampo dello scrivano rientra nelle distonie focali, perchè colpisce una sola parte del corpo e porta a tenere posture scorrette e compiere movimenti inconsueti. Inoltre, questa patologia fa parte anche delle distonie d'azione, perché si manifesta solo quando si cerca di compiere l'azione ripetitiva e non se si è a riposo e neppure quando si compiono altre azioni diverse da quella ripetitiva che coinvolgono gli stessi muscoli.
Nel crampo dello scrivano, durante l'azione ripetitiva si manifestano nell'avambraccio delle contrazioni muscolari involontarie e prolungate che esercitano una compressione sul nervo mediano che a sua volta si appoggia sul muscolo flessore che coinvolge anche le dita.