7 giu 2015

La stimolazione cerebrale elettrica e/o magnetica


San Raffaele MAGICS CENTER – MAGnetic IntraCerebral Stimulation Center

Il Magics nasce per realizzare una serie di studi sperimentali finalizzati a valutare l’efficacia di nuove tecniche di stimolazione cerebrale profonda nei pazienti con malattie degenerative, infiammatorie e cerebrovascolari.

La stimolazione cerebrale elettrica e/o magnetica produce effetti rilevanti sulla funzionalità del sistema nervoso, con importanti implicazioni nei processi degenerativi nervosi e nella protezione e riparazione del danno. Negli ultimi anni numerosi studi hanno documentato l’efficacia della stimolazione magnetica della corteccia cerebrale nella cura di diverse malattie neurologiche e psichiatriche. In particolare, la stimolazione magnetica ripetitiva è stata applicata a pazienti con depressione maggiore, schizofrenia, malattia di Parkinson e altri disturbi del movimento, ictus, difficoltà di memoria come nella demenza di Alzheimer.

L’approccio terapeutico tradizionale si basa sostanzialmente su interventi di tipo farmacologico, ma alcune patologie come disturbi del movimento o casi gravi di dolore cronico o cefalea non responsivi a farmaci vengono sottoposti all’erogazione continua di stimoli elettrici attraverso l’inserimento di elettrodi a permanenza nel cervello o in prossimità del midollo spinale, con procedure piuttosto invasive.
Lo sviluppo delle tecnologie e delle conoscenze in questo campo ha portato oggi alla messa a punto di caschi per la stimolazione magnetica che, grazie alla conformazione dei campi magnetici generati da una complessa organizzazione dei cavi all’interno del casco, rendono possibile la stimolazione non invasiva di ampie aree cerebrali non solo corticali ma anche sottocorticali.

LINEE DI RICERCA E TRATTAMENTI


Presso il centro sono in corso studi sul trattamento di diverse patologie neurologiche quali Parkinson, emicrania, Alzheimer, o alcuni sintomi quali tinnito, dolore, fatica, depressione o deficit motori associati a patologie neurologiche come la sclerosi multipla o l’ictus cerebrale.

CARATTERISTICHE

Il Centro utilizza apparecchiature non invasive per la registrazione e stimolazione cerebrale.

STAFF

Il centro Magics si avvale della competenza di neurologi, neurobiologi, neurofisiologi e ingegneri, lavora alla messa a punto e validazione di nuovi moduli di stimolazione cerebrale con l’obiettivo di influenzare positivamente l’evoluzione di alcune delle più gravi malattie neurologiche.

Letizia Leocani – Neurologo, responsabile attività didattiche e Centro MAGICS
Raffaella Chieffo – Neurologo
Elisabetta Coppi – Neurologo
Giovanni Di Maggio – Neurologo
Laura Ferrari – Neurologo
Mario Fichera – Neurologo
Arturo Nuara – Neurologo
Roberto Santangelo – Neurologo
Elise Houdayer – PhD, Postdoc
Francesco Vitali – Tecnico di Neurofisiopatologia
Raffaella Battisti – Segreteria
Elena Papetti – Segreteria


NUMERI UTILI

Segreteria
Tel. 02.2643.6166
Fax 02.2643.6167
E-mail: info.magics@hsr.it

COME FUNZIONA 

 La stimolazione magnetica cerebrale non è di per sé una novità (vedi un esempio sulle nostre pagine). MAGICS è però una vera innovazione tecnologica rispetto agli strumenti utilizzati finora perché in base ai bisogni del paziente le spire di cavi nel casco vengono disposte in modo da modulare l'intensità e la direzione del campo magnetico. «Questo sistema», racconta a Focus.it il professorGiancarlo Comi, direttore dell'Istituto di neurologia sperimentale del San Raffaele, «ci permetterà di passare da una terapia esclusivamente farmacologica a una terapia frutto dell'interazione tra farmaco e stimolazione magnetica.»

LA SPERIMENTAZIONE 

È dunque più che una promessa la possibilità di un concreto miglioramento nella qualità della vita di chi deve convivere con queste patologie, ma i tempi non sono certi. «Perché MAGICS non è ancora una pratica terapeutica», prosegue Comi, «ma un programma sperimentale: per il momento vi possono accedere solamente pazienti già in cura presso i centri in cui viene fatta la sperimentazione, e sempre secondo modalità predefinite.» Lo studio durerà circa 1 anno, poi bisognerà analizzare i dati ottenuti e, in base ai risultati, decidere se chiudere la fase di sperimentazione o proseguire per approfondire ulteriori aspetti.

Adesso il programma, coordinato dalla dottoressa Letizia Leocani(del laboratorio di neurofisiologia sperimentale del S. Raffaele), viene infatti proposto, gratuitamente, a soggetti che presentano caratteristiche adeguate, e l'adesione è su base volontaria. Entro breve il programma sarà promosso anche sul sito internet dell'ospedale milanese e attraverso varie associazioni, «per allargare la casistica» aggiunge Comi: chiunque potrà richiedere l'ammissione, ma anche attraverso questi canali la modalità di accesso al programma sarà condizionata dalla rispondenza delle caratteristiche del paziente a quelle previste dai protocolli specifici per ogni patologia.