20 ago 2015

DEEP BRAIN STIMULATION (DBS) Razionale alla base della DBS e descrizione della tecnica


La DBS presuppone una procedura chirurgica in cui vengono impiantati degli elettrodi all’interno di alcune regioni cerebrali (generalmente a livello dei lembi an- teriori della capsula interna). Gli elettrodi deputati al- la stimolazione diretta di tali aree sono connessi per mezzo di un cavo di connessione a un generatore d’im- pulsi che viene tipicamente posizionato a livello sotto- cutaneo nel torace anteriore (Figura 5). Di recente, la DBS ha ricevuto l’approvazione dalla FDA per il trat- tamento dei disturbi motori intrattabili, come il tremo- re (60-62) e il morbo di Parkinson (63) in stadio avan- zato. La precisa localizzazione anatomica degli elettro- di viene ottenuta con metodiche stereotattiche d’ima- ging tramite l’impiego della risonanza magnetica e del- la tomografia computerizzata (64). L’impianto cere- brale degli elettrodi non è volto a provocare una lesio- ne tissutale. La stessa stimolazione può essere modifi- cata o interrotta nel caso di effetti collaterali. La pro- cedura è, infatti, reversibile dal momento che gli stru- menti che vengono impiantati possono essere rimossi.
Figura 5. Deep Brain Stimulation.
La procedura d’impianto viene svolta in anestesia generale e ha una durata superiore alle 4 ore d’inter- vento.
Ad alte frequenze (³100 Hz), la DBS inibisce la tra- smissione neuronale e diversi meccanismi sono stati ipotizzati per spiegare tale azione (blocco della depo- larizzazione, synaptic fatigue e neural jamming) (65). Essenzialmente la DBS mostra un effetto di blocco nelle aree stimolate mimando l’effetto della lesione tissutale (66,67). La reversibilità della procedura, tut- tavia, risulta in una minor quantità di effetti collatera- li rispetto ai tradizionali interventi neurochirurgici ablativi (capsulotomia, cingolotomia, termocoagula- zione, gammaknife radiosurgery) (40) tradizionalmen- te utilizzati nel trattamento di alcuni disturbi psichia- trici resistenti al trattamento, quali, per es., il DOC. È, tuttavia, opportuno sottolineare come la DBS compor- ti una serie di rischi legati all’intervento chirurgico, comprendenti sanguinamento, infezione e possibili cri- si convulsive, quantificati nell’ordine dell’1-5%, 2-25% e 1-3% rispettivamente, secondo dati ricavabili da stu- di con DBS in pazienti con disturbi del movimento (60,68-70). L’esaurimento delle batterie, secondario al- l’utilizzo e ai parametri di stimolazione adottati rende inoltre periodicamente necessario un nuovo interven- to chirurgico, con ulteriori rischi associati.
Dell’Osso B, Altamura AC

Rivista di psichiatria, 2006, 41, 5