19 ago 2015

Distonia. Impiantato primo dispositivo di neurostimolazione cerebrale in pazienti di eta' pediatrica

A Padova effettuato un intervento che ha consentito di salvare due bambini con un disordine del movimento dalle conseguenze potenzialmente gravissime


E’ un risultato sorprendentemente positivo, quello registrato dal Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino dell’Azienda Ospedaliera di Padova, presso la Neurochirurgia Pediatrica, dove è stato impiantato per la prima volta in Italia un dispositivo di neurostimolazione cerebrale profonda in pazienti di età pediatrica affetti da distonia acuta. Prima di questo caso, questo tipo di impianto era stato effettuato solo su pazienti distonici adulti o affetti da gravi forme di Parkinson.


DISTONIA E RISCHI - Sono positive le indicazioni dei follow updei due piccoli pazienti, dimessi e tornati alla vita normale grazie a questo intervento. I bambini erano affetti da distonia, una alterazione nel funzionamento di alcune cellule nervose, poste nelle strutture profonde del cervello, la cui conseguenza sono difficoltà motorie dovuta ad atteggiamenti posturali involontari. Le forme più gravi sono quelle dette “generalizzate” che possono manifestarsi anche nell’infanzia e nell’adolescenza, interessando inizialmente solo singole aree del corpo ma estendendosi progressivamente ad altri settori, fino ad arrivare a situazioni di scompenso acuto estremamente gravi.



LA NECESSITA’ DI UN INTERVENTO - Le forme giovanili e pediatriche rispondono di norma in modo positivo ai trattamenti farmacologici, somministrati per via orale. Non è stato così per i due piccoli pazienti in cura all’Ospedale di Padova: in conseguenza della malattia metabolica di cui soffrivano, i bambini hanno sviluppato uno stato distonico generalizzato che non poteva essere corretto dai farmaci disponibili per il trattamento di questa patologia. Lo scompenso metabolico acuto che si è manifestato ha richiesto all’équipe patavina soluzioni alternative, rapide e mai effettuate prima d’ora. 
Si è reso quindi necessario procedere con un intervento mai realizzato prima su pazienti pediatrici affetti da una rara malattia metabolica, che ha consentito di salvare i due bambini. Lo stato distonico acuto, infatti, se protratto nel tempo può causare scompensi gravissimi, anche letali.


STIMOLAZIONE CERVELLO-MUSCOLI - Ai piccoli pazienti, entrambi arrivati in Pediatria a Padova con gravi alterazioni del movimento, è stato impiantato un neurostimolatore (generatore impiantabile di impulsi - IPG) che emette leggere stimolazioni che arrivano al cervello attraverso due sottili elettrocateteri, sollecitandolo così a impartire specifici comandi ai muscoli per favorire il coordinamento dell’attività motoria.
Il sistema utilizzato presenta vantaggi concreti sia per i medici che effettuano l’impianto sia per i pazienti, fanno sapere dall’Azienda Ospedaliera patavina. Uno dei punto di forza sta nella durata e ricaricabilità delle sue batterie che possono durare, in molti casi, fino a 25 anni, evitando così l’impianto di sostituzione che normalmente viene previsto dopo qualche anno. Enormi quindi sono i vantaggi sia fisici che psicologici per il paziente. A questo si aggiunge l’estrema precisione nell’individuazione dei punti da stimolare e l’elevato grado di comfort e sicurezza per i pazienti anche grazie alle piccole dimensioni del dispositivo.



L’EQUIPE DI PADOVA - L’intervento è stato effettuato dal Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino dell’A.O. di Padova, direttore prof. Giorgio Perilongo, presso la Neurochirurgia Pediatrica diretta dal prof. Domenico d’Avella, in collaborazione con il prof. Angelo Antonini, direttore dell’Unità Operativa per i Disturbi del Movimento dell’Ospedale San Camillo di Venezia.




Fonte idisabili.com